Festa dei nonni | |||
Introduzione Al dirigente in servizio si richiede oggi una competenza calibrata sulla normativa che ne definisce il suo ruolo e le sue funzioni a livello di organizzazione amministrativa e finanziaria dell’istituto affidato e costantemente aggiornata: alle nuove disposizioni del MIUR; alle esigenze e alle richieste del territorio in cui opera la scuola e anche alle problematiche che nella nostra età della globalizzazione entrano a far parte dell’esperienza quotidiana degli allievi attraverso i mass media. Proprio per rispondere alle sfide della complessità e del cambiamento in atto nella società italiana europea e mondiale occorre che il dirigente abbia una preparazione culturale ampia e approfondita sulle problematiche inerenti ai processi di formazione di persone autonome, capaci di rendersi cittadini attivi e consapevoli dell’attuale e futura società del cambiamento e dell’innovazione, sempre più rapida, problematica e, per molti aspetti imprevedibili. Il sopraccitato pensiero europeo, in merito, dimostra chiaramente che il dirigente, può svolgere il ruolo e le funzioni che gli vengono richieste dalla società e dai genitori che gli affidano i figli, solo se è animato dall’entusiasmo del leader ed è disponibile alla piena collaborazione del patner con tutto il personale scolastico, docenti, non docenti, genitori, allievi. I concetti chiave del percorso che il dirigente deve saper coniugare per promuovere l’effettiva personalizzazione dell’apprendimento e quindi la formazione della persona degli allievi sono : la personalizzazione e i piani di studio. Nella riforma la “persona” è assunta in tutta la sua interezza, unicità, unitarietà e d inesauribilità e l’educazione realizza la promozione dell’identità personale, mai compiuta e definita, ma sempre aperta e senza confini. La L.53/ 2003- art 1c. 1 pone infatti come fine del sistema educativo di istruzione e formazione l’impegno a favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana. “ Favorire” , si badi bene, non costruire e costituire, in quanto la persona umana è un fattore ontologicamente costituito. Compito degli educatori è quindi quello di mobilitare e nobilitare le potenzialità esistenti.( v. Bertagna, Iasper, Morin). In questo senso l’educazione personale è nella riforma, il portato di un processo che movendo dalle capacità di ciascuno, attraverso l’istruzione – incontro con conoscenze e abilità – sapere e saper fare – approda alle competenze personali. Ogni sapere e ogni attività vengono quindi ricondotti alla unità e alla globalità della persona. Territorio e istituzioni Quadro giuridico e amministrativo Tecnologie e comunicazione
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